Il Regno Unito si sta muovendo per ridurre i rischi di conflitti di interesse nella consulenza finanziaria e secondo Richard Taylor del FSA, la Consob inglese, intervenuto in Italia lo scorso novembre in occasione di un Forum organizzato da MF-Milano Finanza, la soluzione del problema passa attraverso tre punti principali: la chiara definizione del servizio fornito (in particolare se è del tutto indipendente o se l'offerta dei prodotti è ristretta), il miglioramento delle competenze degli operatori e il cambiamento delle modalità di remunerazione dei consulenti.
Tra tutti, l'ultimo punto potrà rivelarsi decisivo: il principio di base è che il servizio del consulente deve essere pagato separatamente, e non più come commissione dei prodotti. In questo modo si semplificherebbe l'individuazione e la comunicazione del valore del servizio offerto.
Inoltre, nel corso del suo intervento, Taylor ha spiegato il funzionamento del cosiddetto "adviser charging": "i consulenti non possono raccomandare i prodotti che hanno una commissione. Inoltre devono avere un tariffario da concordare con il cliente prima del servizio. Se c'è un addebito continuativo, ci deve essere anche un servizio continuativo". Queste novità saranno una sfida per le società e per gli stessi consulenti, che dovranno adeguarsi a un nuovo modello di business, basato sulla tariffazione e non più sulla commissione.
Richard Taylor tornerà a parlare di consulenza finanziaria, insieme a Flavio Bongiovanni della Consob, anche nel corso della prossima Convention di EFPA Italia, in programma a Sorrento dal 14 al 15 giugno 2012, nel corso della quale avrà luogo un seminario dal titolo "Consulenza e pianificazione finanziaria in diversi contesti europei".
Nell'ambito della Convention interverranno il Presidente di EFPA Italia Boido, il Presidente di ANASF Bufi, il Vice Presidente di EFPA Solèr Alberti, il Prof. Masera dell'Università Guglielmo Marconi di Roma e l'ingegnere e scrittore Roberto Vacca.
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