Nel 2011 l’1% dei prodotti "top" ha raccolto mille miliardi di nuovi flussi in entrata nel sistema mondiale dei fondi comuni. è quello che in una recente ricerca dello scorso mese di febbraio viene definito "fenomeno blockbuster" dagli esperti di Strategic Insight, una società statunitense che studia i trend globali nel settore del risparmio gestito (il termine "blockbuster" viene utilizzato per parlare di un prodotto molto popolare, che ha riscosso un largo successo presso larghe fasce di pubblico, ndr).
La ricerca, illustrata in occasione del Salone del Risparmio 2012 da Daniel Enskat, Head of Global Consulting di Strategic Insight, oltre al "fenomeno Blockbuster", ha presentato altri trend globali in atto già dallo scorso anno. Primo fra tutti, l’emergere di un modello di multi-convergenza che indica il passaggio dalle tradizionali strategie azionarie verso una maggiore attenzione ai prodotti a ritorno assoluto, indipendenti dai cicli del mercato.
La ricerca propone anche una panoramica sui principali numeri dell’industria del risparmio gestito a livello globale. Da questa emerge che su 100 mila miliardi di dollari di Asset Under Management, circa 30 mila miliardi, il 30%, vengono impiegati in fondi comuni di investimento (il 50% in Italia secondo i dati di Assogestioni). Un altro importante trend in atto è il rafforzamento dei fondi azionari, che rappresentano attualmente il 43% degli attivi globali amministrati dai fondi di investimento. Nel mercato domestico questi prodotti rappresentano, secondo quanto rilevato dall’associazione di categoria al 1°trimestre 2012, il 23% circa degli asset. La quota di fondi azionari sommata all’8% di questi incorporati nei prodotti bilanciati, portano al 51% il totale dell’equity all’interno delle gestioni a livello mondiale.
Particolarmente interessante la previsione secondo cui nel 2012 si potrà assistere ad un ritorno alla crescita delle gestioni alternative, che costituiscono il 7,5% delle masse globali (in Italia, sempre secondo Assogestioni, rappresentano il 2% del patrimonio dell’intera industria) e alla ripresa della raccolta per l’industria mondiale dei fondi: i primi due mesi dell’anno, infatti, hanno generato flussi in entrata pari a 200 miliardi di dollari, con 60 miliardi per i soli fondi azionari.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili sul blog di Daniel Enskat, dove è possibile leggere il post dedicato alla sua partecipazione al Salone del Risparmio.